Patogeno | Pianta | Nec | Bio |
Acroconidiella tropaeoli | Nasturzio | x | |
Albugo candida – Albugo occidentalis | Crocifere (cavoli, rape) | x | |
Alternaria alternata | Varie | x | |
Alternaria carthami | Cartamo | x | |
Alternaria brassicicola | Varie | x | |
Alternaria brassicae | Varie | x | |
Alternaria dauci | Apiacee, carota | x | |
Alternaria radicina | Apiacee, carota | x | |
Alternaria senicionis | Cineraria | x | |
Alternaria tomatophila/solani | Solanacee | x | |
Alternaria zinnie | Zinnia | x | |
Alternaria cosmosa | Cosmos | x | |
Ascochyta gossipii | Hibiscus, cotone | x | |
Ascochyta pisi | Varie | x | |
Bremia lactucae | Lattuga | x | |
Botrytis aclada | Alliacee | x | |
Botrytis cinerea | Varie | x | |
Botrytis allii | Varie | x | |
Centrospora acerina | Viola, primula, prezzemolo | x | |
Cercospora kikuchii | Soia | x | |
Cladosporium variabile | Spinacio | x | |
Collectotrichum dematatium | Fabacee, spinacio, Malvacee, Solanacee | x | |
Corynebacterium fascians | Tropaeolum major | x | |
Corynespora cassicola | Malvacee | ||
Didymella bryoniae | Cucurbitacee | x | |
Didymella lycopersici | Solanacee | x | |
Erisiphe polygoni | Bieta | x | |
Erwinia carotovora | Varie | x | |
Fusarium oxysporum f.sp. radiceslycopersici | Solanacee, Malvacee | x | x |
F.solani f.sp. cucurbitacae | Cucurbitacee | x | x |
Fusarium oxysporum f.sp. Spinaceae | Spinacio | x | |
Helminthosporium cactivorum | Varie | x | |
Heterosporium trapeoli | Tropaeolum major | x | |
Leptosphaeria maculans (Phoma lingam) | Crocifere | x | |
Peronospora arthuri | Clarkia, Gaura, Godetia | x | |
Peronospora farinosa f. sp. betae | Amarantacee | x | |
Peronospora farinosa f.sp. Spinaciae | Spinacio | x | |
Phoma betae | Amarantacee | x | |
Phomopsis vexans | Solanacee | x | |
Phytophthora destructive var destructive | Solanacee | x | |
Phytophthora infestans | Solanacee | x | |
Phytophtora cactorum | Varie | x | |
Pythium ultimum | Varie | x | |
Plasmodiophora brassicae | Crocifere | x | |
Ramularia cyclamenicula | Cyclamen | x | |
Rhizoctonia solani (mal del colletto) | Varie | x | |
Septoria . lycopersici | Solanacee | x | |
Septoria lactucae | Composite | x | |
Stemphyllium botryosum | Spinacio | x | |
Tilletia | Graminacee | x | |
ToMV | Varie | x | |
TSWV | Senecio, Solanacee | x | |
Ustillago | Graminacee | x | |
Verticillium dahlie | Varie | x | |
Xanthomonas campestris pv campestris | Crocifere | x | |
Pseudomonas syringae pv pisi | pisello | x | |
Xanthomonas campestris pv phaseoli | Poaceae | x |
Gent.mo dottore,
ho letto con attenzione il suo articolo così esaustivo e dettagliato ma mi rimangono alcuni dubbi.
Credo che il virus che insidia i miei pomodori sia il TSWV, le foglie avvizziscono e la produzione dei frutti si interrompe prematuramente perché la pianta è troppo debole.
Per disinfettare bene i semi di pomodoro potrebbe consigliarmi un metodo semplice ma efficace?
Di solito faccio fermentazione i frutti prima di raccogliere i semi, ma finora non ho mai provato altri sistemi e non saprei quale scegliere tra quelli che ha illustrato. Grazie per l’interessantissimo blog
Gent.ma Laura
Anzitutto grazie per la partecipazione e per i commenti.
La questione delle virosi via seme è problematica e nel tempo metodi differenti di diagnosi hanno fornito risultati contrastanti.
Questo in particolar modo per il TSWV.
Sebbene alcuni studi avessero inizialmente fornito elevati tassi di trasmissione per seme, con il tempo il rischio è stato via via ridimensionato sino a valori molto bassi, circa l’1% secondo il report a seguito:
http://vegetablemdonline.ppath.cornell.edu/factsheets/Virus_SpottedWilt.htm
Interessante anche il fatto che nonostante sia possibile rinvenire il virus in ogni parte di una pianta malata, sembra che gli embrioni nei semi non vengano coinvolti.
Le particelle virali rimarrebbero al limite localizzate nei tegumenti, tanto che in alcuni casi è stato osservato un fenomeno di discoloramento rispetto a semi sani (figura 6).
http://www.apsnet.org/edcenter/intropp/lessons/viruses/Pages/TomatoSpottedWilt.aspx
E’ quindi possibile che il TSWV arrivi ad infettare i semi, ma si tratta di eventi di portata molto limitata e complessivamente la virosi non è temuta per la sua capacita di trasmettersi via seme.
Molto più temuta è, invece, la diffusione operata dai tripidi, che agiscono come vettori.
Premesso questo risulterà chiaro il perché le infezioni più severe di TSWV si manifestino in coltura protetta piuttosto che in piena terra:
A causa delle condizioni sicuramente più favorevoli alla proliferazione dei tripidi.
Sarebbe quindi, allo scopo di togliersi il dubbio, senz’altro interessante poter verificare almeno del materiale fotografico, data la mole consistente di problematiche che possono affliggere la coltura.
Addirittura si potrebbe verificare in maniera ancora più accurata utilizzando un Lateral Flow Device, un test molto veloce ed abbastanza sicuro (in sostanza molto simile ad un test di gravidanza) in grado di confermare o smentire questa ipotesi.
Questi test sono reperibili in rete e non particolarmente cari.
A proposito del risanamento:
Rispetto ad alcune virosi del pomodoro risultati interessanti sono stati ottenuti sia attraverso la termoterapia, sia attraverso la disinfezione dei tegumenti con fosfato trisodico, sia attraverso l’impiego di acido cloridrico con l’intento di risanare semi dal ToMV piuttosto che dal TSWV. Nel primo la trasmissione via seme può infatti generare infezioni primarie interessanti, mentre nel secondo la gamma degli ospiti è talmente ampia ed il vettore così diffuso, da far passare la trasmissione via seme in secondo piano.
(Anche il ToMV, comunque, nella maggioranza dei casi tende a localizzarsi nei tegumenti).
Il più semplice che ho trovato è l’ammollo in 100g/l di fosfato trisodico per 15 minuti da preferire rispetto al metodo termoterapico (50 °C in acqua per 25 minuti) , perché meno rischioso per la vitalità del seme.